Nell’anno 1789, mentre in Europa si accendevano i moti della Rivoluzione Francese, in America il reverendo Elijah Craig attribuiva per la prima volta il nome Bourbon al proprio whiskey. Questo è quanto la tradizione americana ci ha tramandato fino ad oggi, consolidando l’arte produttiva di Bourbon e identificando sempre più questo whiskey come il distillato autentico di diversi stati della Federazione. La magia dell’affinamento del Bourbon si basa sul contributo indispensabile e raffinato delle essenze lignee: questo whiskey, posto in invecchiamento nelle botti, vede maturare sensazioni olfattive ed aromatiche via via più complesse date dal legno, oltre all’intensificazione del colore che raggiunge la tipica tonalità dell’ambrato scuro. Così come il Bourbon whiskey è il simbolo della distillazione americana, allo stesso modo, a livello internazionale, il Piemonte è accostato ad un nome che ha fatto la storia vitivinicola delle colline di Langa: il Barolo.
Dalle vinacce di Nebbiolo provenienti dall’area dell’omonima località collinare nei dintorni di Alba, si ottiene uno dei distillati simbolo dell’area Unesco dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato: la Grappa di Barolo. Lasciato in invecchiamento per oltre diciotto mesi in barrique di Rovere, tale distillato assume così le caratteristiche di colore, profumi e aromi tipiche di una Riserva, evidenziando sentori speziati, di tostatura e di frutta secca. E’ a questo punto che la Grappa di Barolo incontra il fascino sensoriale del Bourbon Whiskey americano, con l’obiettivo di creare un matrimonio unico e sorprendente: il distillato assai rappresentativo delle grappe secche piemontesi viene infatti trasferito all’interno di botti utilizzate in precedenza per l’invecchiamento del Bourbon Whiskey.
La Grappa di Barolo continua dunque l’affinamento, acquisendo note eccezionali, capaci di esaltare in modo singolare ed inimitabile la personalità spiccata di questo distillato 100% piemontese.